CHI E’ BETTY

Betty

Betty nasce il 20 febbraio del 1961 a Varese e trascorre la sua infanzia a Porto Ceresio.

Nel 1981 si sposa con Libero Buzzi e grazie all’invito di un caro amico, partono per la missione in Uganda. Qui Libero lavora come volontario AVSI in diversi progetti di cooperazione e sviluppo nel settore sanitario ed idrico. Inizialmente vivono a Kitgum, ma per la difficile situazione causata dalla guerriglia, si trasferiscono nella capitale. Insieme ad altri amici fondano una scuola primaria, di cui Betty è la segretaria, inoltre si occupa di gestire l’ostello AVSI, che ospita i volontari di passaggio.

Nel 2000 la famiglia, ormai allargata grazie alla nascita di Giovanni, Anna Aber e Carlo, ritorna definitivamente in Italia. Betty si ammala, ma nonostante ciò si rende disponibile come volontaria presso la segreteria della Scuola Media Manfredini.

Betty viene accolta fra le braccia del Padre il 13 aprile 2006.

Ora vogliamo che sia Luciana Ciantia, un’amica e compagna nell’avventura Ugandese, a parlarci di Betty:

Ripensando alla vita trascorsa in Uganda insieme a Betty mi vengono in mente alcune situazioni o fatti che abbiamo vissuto intensamente insieme.

 2 Ottobre 1986. Attacco dei ribelli alla missione di Kitgum. Io sono nell’Ospedale della Missione, mio marito è nell’ospedale della città a lavorare. Betty e’ a casa. Quando i guerriglieri attaccano la citta’ di Kitgum, passando attraverso i cortili delle nostre case, armati e feroci, Betty si rifugia con Giovanni suo figlio e i miei due piccoli Monica e Matteo, nel piccolo bagno della casa, e si nasconde con i bambini nella doccia, per proteggerli dalle pallottole che sfrecciavano da tutte le parti. 

A Kampala Betty si offre a tenere l’amministrazione della Scuola Italiana “Giuseppe Ambrosoli”. Era di una precisione impressionante. Poche settimane prima di lasciare l’Uganda mi chiedono di prendere il suo posto…. in pochi giorni mi spiega come fare, ma non sono mai stata capace di tenere i registri contabili nell’ordine che aveva dato lei….

Sempre a Kampala, Betty diventa la responsabile della gestione dell’ostello di AVSI. Insegna a molte ragazze come tenere pulita la casa, come cucinare e stirare. Alcune delle ragazze trainate da lei lavorano ancora presso l’ostello e sono molto apprezzate per la loro capacità di tenere pulito ed ordinato l’ostello e per i manicaretti all’italiana che offrono agli ospiti….

Betty poi era attentissima agli ospiti dell’ostello e si ricordava se qualcuno aveva esigenze particolari (cuscino basso, coperta pesante, dieta speciale ecc ecc): gli ospiti dell’ostello erano sempre trattati con il massimo riguardo e attenzione.

Il 25 aprile del 1990 nasce Carlo, il suo terzo figlio, con taglio cesareo. Betty viene operata nell’ospedale di Nsambya, dove io lavoro ancora adesso, dalla dottoressa Miriam Duggan, Pippo mio marito l’assiste. Il giorno dopo l’operazione Betty chiede di essere dimessa per poter stare a casa con gli altri figli…. Aveva una resistenza al dolore che era unica, non l’ho mai sentita lamentarsi per nessun acciacco o malattia che le capitasse…. 

Da ultimo nel dicembre del 1997 Betty mi insegna come allattare artificialmente il bimbo che abbiamo adottato. Tutti i miei figli naturali sono stati allattati al seno, ed io non avevo mai usato un biberon…. Betty, il giorno che Emmanuele è arrivato in casa, mi ha fatto vedere come si faceva a preparare il latte, a regolare il buco del biberon e a controllare la temperatura del latte…

Betty era una grande lavoratrice, persona molto discreta e molto umile…quel tipo di persone che non appaiono mai, ma che ci sono sempre quando c’e’ bisogno.